Gerardo Vecchione si racconta

“Ma come vi racconto l’ebbrezza di oltrepassare una linea dopo aver percorso 42 chilometri? Come vi faccio comprendere cosa significa sacrificare settimane, mesi, interi giorni della propria vita per un unico, implacabile obiettivo? Come descrivo quella sensazione che ti prende alle gambe al 35° chilometro, il peso che sembra quasi pietra, e poi l’esplosione di gioia che ti avvolge quando finalmente intravedi il traguardo?

Come posso raccontarvi la tensione sulla linea di partenza, il battito che accelera, tra adrenalina pura e paura? E il dolore, la fatica che ti dilaniano, ma anche quel cuore che non si arrende, che batte sempre più forte, portandoti dritto all’arrivo? Tutto questo è una miscela di sudore, sacrificio e velocità. Ma se c’è una lezione che ho imparato correndo, è che la corsa è spietatamente meritocratica: non fa sconti, non regala nulla. Restituisce solo ciò che semini. Chi si allena, chi combatte ogni giorno, chi rispetta il programma, arriva sempre al suo obiettivo. Senza scuse, senza compromessi.

E come ve lo spiego? Forse l’unico modo per capirlo davvero è mettersi in gioco, partire, correre.”

Il nostro Gerardo Vecchione da Avellino, premio quantità del Trofeo Bigiarelli 2024 di LazioOlimpia Runner Team con 37 gare, continua a macinare maratone in quantità impressionante. Siamo curiosi di sapere come fa.

Presentati brevemente. Quando e come hai iniziato a correre?

Ho compiuto 50 anni a novembre. Ho ricominciato a correre nel 2017 per prepararmi alla Maratona di New York. Sono un runner appassionato e determinato. Per me la corsa non è solo uno sport, ma un viaggio di crescita personale, fatto di sfide da superare e di emozioni da vivere, chilometro dopo chilometro.

Come sei arrivato alla Lazio Olimpia Runners Team? Fai un piccolo bilancio di questa esperienza.  

Il 1° novembre 2017 ho partecipato alla Corsa dei Santi, in quella occasione ho avuto a che fare con alcuni atleti della allora Lazio Runner Team, la mattina seguente sono partito per la Grande Mela. Da gennaio 2018 mi sono tesserato prima con la Lazio Runner Team e poi con la Lazio Olimpia Runner Team. È stata un’esperienza fantastica: ho conosciuto persone straordinarie con cui ho legato subito, forse grazie all’amore comune per la Lazio. Mi sono sentito accolto e benvoluto fin dal primo momento.

Come nasce la tua passione “quantitativa” per la corsa?

Dopo gli anni difficili della pandemia, avevo voglia di godere le bellezze dell’Italia e del mondo. Così, da gennaio 2022, con la Mezza Maratona di Messina, è iniziato il mio viaggio alla scoperta di nuove città e panorami, unendo passione, cultura e amore per il viaggio. (La mia frase è: "La vita è come un viaggio con FlixBus, non sai mai chi si siederà al tuo fianco").

Quante maratone hai corso nel 2024? E quest’anno fino ad ora?

Nel 2024 ho corso, in ordine, le Maratone di Barcellona, Boston e Atene, oltre a molte gare di 30 km (Carrara, Cortina, Parma) e tantissime mezze maratone (Treviso, Pantano, Salerno, Prosecco Run), senza dimenticare diverse 10 km, tra cui la nostra Run for Autism in ricordo di Viridiana (ci vediamo il 6 aprile e poi per la 10 km di Atripalda, gara del campionato nazionale, il 4 maggio).

Come ti alleni per essere pronto a sostenere uno sforzo così lungo e ripetuto? Preferisci allenarti in compagnia o da sola/solo? Quando corri a che cosa pensi? Ti concentri sul gesto atletico, su un pensiero, sull’ambiente? Dove ti alleni? Quante volte ti alleni a settimana?

I miei allenamenti includono ripetute brevi e lunghe, corsa media, salite e lunghi, che preferisco fare la domenica in gara. Per motivi di lavoro mi alleno spesso da solo.
Quando corro durante gli allenamenti, mi concentro solo sulla corsa: è il mio modo per eliminare lo stress e la negatività della giornata, concludendo il tutto con una doccia rigenerante. A volte ripenso agli insegnamenti del mio professore di educazione fisica delle scuole medie, che mi ha fatto scoprire questo sport. Mi alleno tre volte a settimana, più la domenica con una gara o un lungo.
Non ho un ambiente preferito per allenarmi, anche se la pista mi aiuta a concentrarmi.

Come curi il fisico per tenerlo sempre pronto e non logorarlo oltre misura? Fai stretching, ginnastica, yoga o altro e con quale frequenza?

Faccio stretching, ginnastica per le articolazioni e meditazione per la mente.

Come ti alimenti abitualmente? Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Assumi integratori alimentari? Chi suggerisce le tue scelte dietetiche?

L'alimentazione è il mio punto debole: sono talmente goloso che a volte faccio paura a me stesso! Mangio di tutto senza seguire una dieta specifica, ma con moderazione, perché non ho più vent’anni e non digerisco tutto facilmente come prima. Non assumo integratori, se non magnesio e potassio; preferisco prodotti naturali come miele, melata e polline in polvere.

In caso di problemi fisici a chi/che cosa ricorri? Usi abitualmente massaggi o fisioterapia o solo in caso di infortuni?

In caso di infortuni, per fortuna rari, mi rivolgo a specialisti, fisioterapisti e al medico di base, rispettando sempre il riposo.

Il tipo di gara che preferisci? Pista, strada o cross, gara corta o lunga?

Preferisco le gare su strada, ma sogno di correre un 5000 in pista. (Ti aspettiamo fiduciosi ai prossimi campionati, così potrai realizzare il tuo sogno, n.d.r.).

Quali sono le sensazioni prima durante e dopo una gara?

Vivo sensazioni di paura prima e durante la gara, ma alla fine sento sempre la consapevolezza di aver compiuto un'impresa.

Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti possono condizionare?

Preferisco allenarmi con il sole, ma gareggiare con un clima fresco.

Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? Cosa ti ha insegnato la corsa?

La corsa mi ha aiutato a maturare, a rafforzare la mia autostima e a scoprire un carattere forte, determinato e caparbio.

Ti sei sentito campione nello sport almeno una volta nella vita?

Mi sento campione ogni volta che infilo le scarpe e seguo il mio rituale di vestizione. Scherzi a parte, non sono un campione, ma un amatore che ama ciò che fa.

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?

Per i miei familiari sono un pazzo, mentre i miei amici… beh, sono come me!

Quali sono i risultati sportivi che ricordi con più piacere? La gara più difficile, quella dove hai sperimentato le emozioni più belle? Il successo che più ti ha gratificato?

La gara più difficile? La Maratona di Atene il 10 novembre 2019. La più emozionante? Atene, il 10 novembre 2024.

Chi ti piace ricordare fra le persone che hai conosciuto praticando lo sport?

Amo fare nuove amicizie: ogni volto, ogni stretta di mano e ogni pacca sulla spalla hanno lasciato ricordi indelebili nella mia mente. Viaggiando tanto, ho conosciuto tante persone e ascoltare le loro storie mi ha arricchito. Il ricordo più bello? La notte tra il 9 e il 10 novembre 2023, su un FlixBus, ho conosciuto Guido, diretto a Rimini. Eravamo seduti vicini e, parlando, abbiamo scoperto di essere nati entrambi il 10 novembre. Quella notte l’abbiamo festeggiata insieme… su un pullman!

Hai incontrato il doping nella tua carriera sportiva? C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliarne l’uso?

Per fortuna non ho mai avuto a che fare con il doping e non ho nulla da dire in merito, perché non lo concepisco.

Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni?

Ho superato crisi e infortuni (pochi, per fortuna) rimettendomi subito in gioco con nuove sfide.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi? Un sogno realizzato o da realizzare?

Il mio prossimo grande obiettivo è la Maratona di Tokyo il 2 marzo 2025: sarà la conclusione del mio viaggio nelle sei Major, il sogno che ho fin dal 2017. La mia "laurea".

«L’importante non è vincere, ma partecipare con il massimo impegno e al limite delle proprie possibilità» (De Coubertin). Sei d’accordo? Quale può essere un tuo messaggio rivolto a un amico per avvicinarsi a questo sport?

Per me l'importante è divertirsi mentre si corre, con la consapevolezza che oggi possiamo fare una grande prestazione e domani un flop. 26. A un amico direi: goditi il viaggio verso la gara, l’atmosfera, la festa che gli organizzatori hanno preparato per noi. Non sottovalutare l’importanza di fare nuove amicizie e di essere parte di un evento unico. E non dimenticare di regalare sorrisi ai bambini lungo il percorso!

Riesci ad immaginare una vita senza lo sport?

Per ora non ho intenzione di smettere di correre e non riesco nemmeno a immaginarlo. Tra qualche anno… chissà!

Come riesci a conciliare il podismo con gli impegni di lavoro e di famiglia?

Come concilio tutto? Dando il giusto tempo a ciascuna cosa: famiglia, lavoro e sport.

Segui l’atletica? Segui trasmissioni televisive di sport? Frequenti siti di sport? Lo sportivo che preferisci.

Non seguo l’atletica in TV, la trovo noiosa. Preferisco praticarla, è tutta un’altra storia. Il mio sportivo preferito? Alessandro Del Piero.

Gerardo, in bocca al lupo!