3 mesi forse più di preparazione che quest'anno sono passati meno faticosamente perche' qualche allenamento, sopratutto i piu' impegnativi, sono stati fatti in compagnia dei soliti amici e prodi podisti aquilotti Matteo, Emacappa e qualche volta Marco (lui è troppo veloce per noi).
Ammetto che l'ultima settimana è stata terribile nel senso che, forse per un cedimento mentale, pigrizia, stanchezza ed apatia, mi hanno catturato.
Poi la pioggia...ed e' cambiato tutto, il "click".
Pioveva finalmente ed io stavo per rinunciare quando invece la voglia è tornata e i miei piedi cercavano le scarpette per l'ultima uscita di scarico.
50' a ritmo maratona sotto una pioggia liberatrice.
Pochi km dove ho ritrovato il mix ideale; concentrazione, percezione corporea, respirazione e rilassamento.
Ero consapevole, la mia maratona sarebbe stata una bella maratona.
Si parte sabato insieme a Roby Triola, ormai una piacevole conferma, si arriva a Milano, ci sistemiamo in hotel e ci si avvia verso il centro a fare un po' di sano turismo, anche troppo. Con il Cicerone Roby (prima volta a Milano per me) ci godiamo un bel piatto di pasta all'ombra del Duomo e lentamente ci avviamo verso il polo fieristico per ritirare i pettorali.
Incontriamo Matteo detto "La Bestia" e famiglia e ci prendiamo i pettorali. Foto, incontri, visita degli stand, riflessioni e poi ritorno in hotel dove ci prepariamo per fare il famoso carico di carboidrati.
La notte scorre non proprio tranquilla sopratutto perché Roby e' un pochino ansioso, russa e non dormendo molto disturba il mio sonno che invece era iniziato alla grande.
Vabbè, ore 6 sveglia e colazione testata.
Alle 8.30 ci incontriamo con la "bestia" ed il simpatico Gerardo.
La delegazione LORT presente si riscalda, ride, minge ripetutamente e si rinchiude nei propri intimi pensieri.
Ore 9 sparo e via!
Primi km tranquilli per spezzare il fiato e prendere confidenza col regolare asfalto milanese e poi inizio la mia danza, serena, tranquilla, controllata e consapevole.
Macino km senza sbavature, 10 20 quando al 30° km circa un pony in bicicletta mi attraversa improvvisamente la strada rischiando la collisione. Forse sarà per evitare l'incauto ragazzo che da quel momento inizio ad accusare un leggero fastidio alla gamba destra.
Non ci penso, sono troppo deciso e centrato, sto bene e continuo la mia corsa determinata come mai nelle 6 regine corse precedentemente.
Al 34°km prendo l'ultimo gel, bevo, mi apparto per espletare la mia 5^ minzione (troppe!) e approccio il centro di Milano tra ali di folla tifo e pensieri, tanti.
Vedo l'arrivo, mi emoziono, alzo gli occhi al cielo, ringrazio e mi godo il mio PB.
Roberto Giorgio