Tredicesimo capitolo delle interviste di Maurizio Mazzurco.

Il protagonista di oggi è il nostro vicepresidente Massimo Capria.

Presentati brevemente. Quando e come hai iniziato a correre?

Massimo Capria, anni 61, fisioterapista libero professionista. Ho iniziato a correre, dopo aver smesso la “carriera” calcistica, all’età di 40 anni. Per tenermi in forma correvo 40’/50’ a giorni alterni, pausa pranzo, fino al fatidico invito a partecipare a una gara. Da lì ho fatto la fine di Forrest Gump: 8 km, e perché non 10, e perché non 15km, proviamo una 21km, un vero runner deve fare almeno la Maratona; ne ho portate a termine 14, più una ECOmaratona (45km)!

Come sei arrivato alla Lazio Olimpia Runners Team?

Più che arrivato alla Lazio Olimpia Runners Team ci sono sempre stato, essendo uno tra i fondatori della Lazio Runners Team (2007). Esperienza senza dubbio positiva.

Preferisci allenarti in compagnia o da solo? Quando corri a che cosa pensi? Ti concentri sul gesto atletico, su un pensiero, sull’ambiente?  

Correre per me è ALLEGRIA, se vuoi andare veloce, corri in solitudine, se vuoi andare lontano corri in COMPAGNIA! Le rare volte che corro in solitudine faccio progetti, riflessioni, non mi concentro sul gesto atletico.

Com’è il tuo allenamento?

Ho la fortuna di allenarmi sempre in percorsi misti, asfalto e sterrato, ora 2/3 volte la settimana.

Fai stretching, ginnastica, yoga o altro e con quale frequenza?

Stretching sempre prima di qualsiasi allenamento. Almeno 2 volte la settimana esercizi funzionali.

Hai un diario in cui annoti programmi, allenamenti, gare, test?

Ho un diario dal 2002 … ma non vado mai a leggerlo a ritroso!

Come ti alimenti abitualmente? Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Assumi integratori alimentari? Chi suggerisce le tue scelte dietetiche?

Preferisco parlare di NUTRIZIONE, in quanto riveste un ruolo di primaria importanza per lo stato di benessere in generale. Utilizzo un programma alimentare che non riguarda il conteggio delle calorie, ma ha lo scopo di favorire il naturale processo di depurazione dell’organismo, adottare abitudini positive e conseguire maggiore benessere e felicità, quindi NUTRIZIONE, MENTALITA’ POSITIVA, ATTIVITA’ FISICA e IDRATAZIONE. Anche se non disdegno una buona compagnia davanti ad una pizza e birra o a una carbonara e un buon bicchiere di vino. L’integrazione poi è fondamentale per chi pratica sport ed ha una vita frenetica.

In caso di problemi fisici a chi/che cosa ricorri? Usi abitualmente massaggi o fisioterapia o solo in caso di infortuni?

Per i problemi fisici ed infortuni ho a disposizione uno staff di eccellenza: figlia osteopata e fisioterapista con cui collaboro da circa 12 anni.

Qual è il tipo di gara che preferisci?

Correre: strada, cross, trail, pista… stare in compagnia e divertirsi.

Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? Cosa ti ha insegnato la corsa?

Lo sport è benessere! Il movimento spesso è in grado di sostituirsi alla medicina, ma nessuna medicina è in grado di sostituirsi al movimento. Credo che il mio carattere sia stato formato anche dallo sport, in quanto pratico attività sportiva da quando avevo 6 anni.

Ti sei sentito campione nello sport almeno una volta nella vita?

Sentirsi campione è un parolone. Si è campioni quando accetti la sconfitta e rispetti l’avversario. Nel mio piccolo ho avuto alcune soddisfazioni nel calcio, nell’atletica mi sento campione ogni volta che taglio il traguardo.

Quali sono i risultati sportivi che ricordi con più piacere?

A proposito di campione, in una Ecomaratona (45km), dopo aver corso per 5h 30’, mi sono detto: Massimo sei un CAMPIONE!

La gara più difficile, quella dove hai sperimentato le emozioni più belle? Il successo che più ti ha gratificato?

Le emozioni più belle le ho sperimentate in una Miguel correndo in compagnia di mia figlia Ilaria!

Chi ti piace ricordare fra le persone che hai conosciuto praticando lo sport?

Ricordo con piacere ogni persona che mi ha permesso di crescere come sportivo e come uomo. La lista è lunghissima.

Hai incontrato il doping nella tua carriera sportiva? C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliarne l’uso?

Il doping: inganno con te stesso!

Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Hai mai pensato o rischiato per infortuni o altro di smettere?

Crisi, infortuni, sconfitte: affrontate sempre con ottimismo, sapendo che fanno parte di un percorso.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi?

Prossimi obiettivi: correre la Mezza Maratona di Gerusalemme con allegria e spensieratezza!!!

Un sogno realizzato o da realizzare?

Quando ho iniziato a correre il sogno era correre una Maratona, ne ho disputate 15; fare una Ecomaratona, fatta; disputare i 100m, ho gareggiato anche sui 200, i 400 e il salto in lungo; credevo di non riuscire a realizzare il sogno di disputare i 60 indoor, poiché per due anni di seguito mi sonoinfortunato poco prima; con “tigna”, come si dice a Bolzano (?), ho realizzato anche questo sogno.

Come riesci a conciliare il podismo con gli impegni di lavoro e di famiglia?

Concilio l’attività sportiva con il lavoro e la famiglia, semplicemente dando la giusta importanza ad ogni aspetto della vita. Dove va la tua attenzione, là scorre la tua energia.

Lo sportivo che preferisci e perché.

Lo sportivo che ammiro in assoluto è Alex Zanardi, per la sua caparbietà, perseveranza e nonostante tutto il suo ottimismo. Voglio chiudere questa chiacchierata con due pensieri di Alex: “La perdita dell’uso delle gambe è una enorme opportunità”; “La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi dolce devi girarlo. A stare fermi non succede niente”.