In una precedente intervista Gianfranco Roncadin si augurava di arrivare a 80 anni continuando a fare qualche corsetta. Ascoltiamo Stelvio Tripepi che questa età l’ha felicemente superata, correndo.
Quando e come hai iniziato a correre?
Ho mosso i primi passi nella corsa da ragazzo di scuola media con l’aiuto di un eccellente professore di educazione fisica che destò il mio interesse in questa disciplina. Stiamo parlando degli inizi degli anni 50. Poi la vita ha preso un’altra direzione, ho iniziato a lavorare in banca molto giovane e girare diverse città italiane e straniere. Da quando i miei trasferimenti mi hanno portato a Roma, alla fine degli anni 80 quando avevo poco più di 45 anni, ho ripreso a correre. Ma la vera svolta è arrivata dopo i 60 anni: è stato in questa fase della vita che ho potuto dedicarmi con continuità a questo sport.
Come hai fatto a mantenere questo stato di forma in tutti questi anni?
Durante tutta la mia vita ho praticato tanti sport, a cominciare dalla pallavolo durante l’adolescenza, poi il tennis, che ho mantenuto per molti anni, infine lo sci. Ma molto importante per la forma fisica è stata anche l’alimentazione. Cerco di limitare grassi, zucchero, dolci, sale. Non bevo alcolici e non fumo. Devo confessare che non avrei mai immaginato di poter conservare uno stato di forma buono a distanza di tanti decenni e continuare l’attività agonistica alla mia “tenera” età.
Come sei arrivato alla Lazio Olimpia Runners Team?
Ci sono arrivato dopo aver frequentato altre società. Qui ho immediatamente percepito di aver trovato l’ambiente nel quale poter dare il mio meglio, anche grazie all’assistenza del mio allenatore, il prof. Vaiani, con il quale ho un ottimo rapporto. Il suo contributo nei miei confronti è stato anche quello di evitare che l’eccessiva “esuberanza” che tendo ad avere durante gli allenamenti possa portarmi a qualche infortunio».
Il tuo segreto nell’allenamento?
Anche grazie ai consigli del mio allenatore, evito di sottoporre il mio corpo a carichi di lavoro eccessivi e mi concedo la giusta fase di recupero.
Qual è tipo di gara che preferisci?
Da diversi anni ho scelto di gareggiare in pista (mezzofondo) e in competizioni di cross allenandomi in compagnia allo stadio di atletica Paolo Rosi, 3-4 volte a settimana, e dedicando i restanti 3 giorni al lavoro in palestra (stretching, ginnastica, pesistica).
Che benefici porta questo tipo di allenamento?
Un grande beneficio anche dal punto di vista psichico: mi permette di staccare dai problemi quotidiani, rigenerarmi e aumentare la mia forza di volontà e sopportazione.
Arrivo quindi alle gare più importanti rilassato e concentrato sul perseguimento dei miei obiettivi anche con il contributo dei miei “tifosi”: parenti e amici che mi seguono con interesse e meraviglia anche dai social network.
Quali sono i risultati sportivi che ricordi con più piacere?
Ho conseguito nel tempo tanti bei risultati. Ricordo con piacere un bronzo ai mondiali a Torun, in Polonia, nel 2019 nella staffetta 4x200 e l’oro nella 4x400 ai campionati italiani ad Arezzo nel 2016. La migliore prestazione italiana, tuttora imbattuta, a distanza di sette anni.
Quale il successo che più ti ha gratificato e quale invece la gara più difficile?
Il successo più gratificante: il tris di ori nel 2022 al campionato italiano su pista, 400, 800 e 1500 m. La gara più difficile: alcune gare di trail in montagna, con percorsi molto duri e impegnativi.
Riesci a immaginare una vita senza lo sport?
No, non riesco ad immaginare la mia vita senza lo sport, e mi auguro di continuare il più a lungo possibile. Tuttavia, non sono assillato dalla vittoria a tutti costi, mi considero già molto fortunato a partecipare alle gare e a condividere le emozioni con i miei compagni di squadra. Il mio intento è partecipare, ma con il massimo impegno e sempre al limite delle mie capacità.
Quale può essere un tuo messaggio rivolto a un amico per avvicinarsi a questo sport?
Lo sport consente di avere molti benefici per la nostra salute, aiutandoci a vivere meglio e più a lungo: basti pensare ai benefici che dà al cuore, all’aumento delle difese immunitarie, al mantenimento della propria forma fisica e, perché no, all’estetica. Continuo a consigliarlo agli amici di ogni età.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi?
Campionati italiani di corsa campestre a staffetta, campionati italiani staffette su pista, campionati italiani individuali su pista outdoor.
Lo sportivo che preferisci e perché.
Lo sportivo che preferisco è Marcell Jacobs. Oltre a seguire le gare alle quali partecipa, lo incontro spesso al Paolo Rosi dove si allena e ne ammiro la serietà, la disponibilità e la classe.